A differenza di altri anni, NBA 2K24 si è rinnovato attraverso un insieme di aspetti innovativi, che hanno permesso di rivoluzionare gran parte del videogioco. Ma quali sono le novità più importanti?
Il nuovo sistema di salario
Competere nella Modalità My Team, con un ostacolo rappresentato dal tetto salariale, sarà sicuramente una sfida per tutti quei videogiocatori che dovranno sottostare a delle regole per schierare alcuni cestisti in campo, un po’ come avviene in NBA. In questo modo, il brivido sarà maggiormente assicurato con la necessità di accostare grandi carte con ottimi gregari, da utilizzare in maniera oculata nell’ambito del gioco.
Le novità nella Modalità My Career
Una delle modalità sicuramente più utilizzate, nell’ambito di NBA 2K24, è la My Career, che permette di vestire i panni di un aspirante campione del gioco del basket, con l’obiettivo di diventare il più grande di sempre. Con i relativi trofei che possono essere accumulati dagli amanti dei collezionabili, inoltre, c’è anche la possibilità di ottenere gli stessi anelli e trofei MVP di Michael Jordan e Bill Russel, ma quali sono tutte le novità della Modalità My Career?
Innanzitutto, l’inserimento del sistema GOAT, che sostituisce quello della abilità e dei traguardi in partita che erano stati pensati per i vecchi videogiochi e che, in questo modo, rendono il proprio percorso offline ancor più interessante rispetto al passato. I punti GOAT sono quelli che si ottengono, infatti, in base alle prestazioni o agli specifici traguardi nel gioco, per scalare una lista divisa in più livelli, che porta a tentare di diventare il migliore di sempre, superando anche Kobe Bryant, LeBron James e Michael Jordan. Allo stesso tempo, le abilità GOAT permettono di ottenere dei potenziamenti in partita per tiro, conclusione, regia e difesa, con la possibilità di realizzare delle prestazioni straordinarie che siano offerte non soltanto dai Gatorade assunti o dai potenziamenti acquistati con i VC.
Tra le altre novità di My Career ci sono quelle che interessano l’inserimento di due nuove affiliazioni: Élite e Rise, per cui l’ingresso è stabilito da requisiti differenti, con diversi premi che sono dati ai videogiocatori in base alla Lega scelta. Cambia, inoltre, anche il sistema di simulazione, con alcune partite – ribattezzate chiave – che non possono essere simulate in virtù della loro importanza. Leggermente depotenziato è anche il sistema che comporta l’ottenimento dei VC giornalieri, con un focus maggiore che viene dato alle partite giocate senza simulare. In questo modo, per la prima volta in anni, 2K tenta di riportare i giocatori anche verso la modalità offline, prima troppo snobbata dai videogiocatori.
Un videogioco sempre più realistico
Tra le novità che sono state apportate al videogioco di 2K c’è sicuramente una meccanica di gioco sempre più realistica, che tenta di replicare le caratteristiche della realtà attraverso un grado di simulazione molto elevato. Se, negli ultimi anni, il sistema di gioco veniva implementato per mezzo di schemi, movimenti e chiamate da parte degli arbitri, nel 2K24 di NBA ad essere stati migliorati sono anche i singoli movimenti dei cestisti, di cui vengono riprese non soltanto le esultanza, ma anche le meccaniche di tiro e i movimenti in particolare, come ad esempio la preparazione alla stoppata di Victor Wembanyama o la fluidità di tiro di uno scorer puro come KD: qualora si riesca ad essere precisi con il settore verde, in effetti, sarà possibile replicare una partita memorabile di Kevin Durant, in cui l’ala che allora giocava ai Brooklyn Nets fu quasi in grado di eliminare da solo i Milwaukee Bucks. Con un giocatore di questo genere, in effetti, sarà un piacere giocare anche dal mid-range, sfruttando le grandi capacità del cestista.